All'inizio del 1900 tutto il fabbricato era una stazione dove venivano cambiati i cavalli del servizio postale, perchè proprio da qui passava la strada principale, ora via S. Alessandro, che metteva in comunicazione il paese di Comenduno con Albino.

Intorno al 1920 diventò una casa di contadini; a quei tempi in questa zona si svolgeva la fiera della Ripa per festeggiare e ricordare il miracolo della Madonna della Gamba. Nel 1936, Antonio Moro originario di Vertova, venne ad abitare in affitto in una porzione di questa casa prendendosi cura anche dei relativi terreni circostanti, lavorando nei campi ed allevando anche animali domestici.

Nel 1953, finalmente Antonio Moro riuscì a comperare casa e terreni; nel 1954 decise di ristrutturare parte della casa.

Nel 1958 l'associazione "Fatebenefratelli" gli espropriò i terreni per costruirvi un ospedale psichiatrico con lusinga di un altro lavoro: purtroppo così non fu'. Nel 1960 visto che le cose non andavano per il meglio, Antonio Moro chiese al Comune ed ottenne la licenza di apertura di un Bar e con i soldi ricavati dalla vendita dei terreni, ristrutturò l'altra parte della casa trasformandola in un locale.

Il 13 agosto 1961 fù inaugurata l'apertura del Bar Moro detto "Tone". Antonio Moro lavorò da solo fino al 1962 quando, all'età di 50 anni, si sposò con Lucia Remondi di Desenzano. Nel 1970 l'originario bar divenne anche trattoria, che subì nel corso degli anni diversi interventi e modifiche.

Dal 1989 il figlio di Antonio Moro, Gigi, divenne unico proprietario. Negli anni 2000, insieme alla moglie Meri, sistemò cucina, sala e recuperò una storica cantina ora diventata la cantina di vini e degustazioni. Il 14 luglio 2011 si festeggiarono i 50 anni della trattoria.

Nel 2017 nell'impresa si aggregarono anche i figli di Gianluigi, chi come sommelier e cameriere, chi come pasticcere e cuoco, la generazione continua...